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Irene Russolillo

Irene Russolillo crea e interpreta i suoi lavori a partire dal 2013. Nelle sue performance integra movimento, canto e scrittura realizzando lavori con una componente emotiva sempre molto forte e la musica ha una grande presenza.

I primi lavori che crea sono gli assoli Ebollizione, Strascichi e A loan. Nel 2016 crea un quarto assolo The speech in collaborazione con Lisi Estaras dei Ballets C de la B. Nel 2018 crea il suo primo lavoro per un trio di danzatrici This is your skin, concerto coreografico che debutta ed è prodotto dal Festival Oriente Occidente. Nel 2019 firma la coreografia di Mirrors, lavoro di gruppo realizzato nell’ambito del programma Italia, Culture, Africa del Ministero degli Affari Esteri.

Come coreografa, ha ricevuto il sostegno della Rete di danza d’autore indipedente Anticorpi XL, da ALDES, associazione di artisti di base a Lucca, dal Garage29 di Bruxelles.

È stata artista associata del Festival Oriente Occidente per il biennio 2017-2018.

In This is your skin la scrittura del movimento dialoga con i brani cantati dal vivo. La coreografia e i testi, in rapporto genetico tra loro, prendono forma insieme a tre corpi che procedono l'uno verso l'altro, in un un movimento che tende costantemente alla prossimità.

Come un cartoon perturbato da lampi di realtà, così This is your skin parla attraverso i suoi eccessi, le sue esclamazioni - gesti che si posano sul limitare dell’articolazione della scrittura coreografica - restando distante da un vero e proprio discorso. A partire da una scrittura coreografica che assegna all’emozione e ai suoi ritmi un ruolo centrale, la danza conduce infatti a una dimensione che tende a essere energetica e musicale, puntando dritto al cuore.

This is your skin non è un lavoro facile, qui la composizione fisica dei tre interpreti è definita anche in relazione ad un'ampia partitura sonora fortemente contemplativa... una straordinaria composizione vocale parallela a quella del corpo, questo disegno è emozionale nonostante la costituzione fortemente concettuale dell'opera... Questi corpi non sono chiamati a servire una bella forma estetica, una superficie piacevole. Sembrerebbe invece che la preoccupazione di Russolillo porti a una coreografia complessa, affetta da un pensiero e rigorosamente eseguita.

- Paolo Ruffini - Hystrio

Un'Onda che, per sua natura, si avvicina e si allontana da chi la guarda. Wave è un concerto coreografico pensato per essere fruito dalla scena, condividendo lo spazio con i performer.

Gli spettatori sono immersi nella performance invece di essere posti di fronte a essa, liberi di muoversi nello spazio, per scegliere le loro prospettive preferite; una performance che permette il passaggio da un'esperienza diretta e intima a un campo visivo distante. Abbiamo familiarità con i nostri ambienti? Come accediamo ad altri spazi/spazi altrui?

La composizione fisica e vocale in questo lavoro proviene da tre corpi colorati che seguono immaginazioni fantasiose per disegnarsi nello spazio; i testi, cantati dal vivo, nascono da queste fantasie. In questo quadro, si produce una tensione vitale sempre mutevole. Come ci riveliamo noi stessi al di là dei nostri corpi? Ci consideriamo mai come completamente definiti, "conclusi"?

Wave, come ritratto dinamico di un microuniverso complesso, vuole riflettere sul disorientamento e su nuovi modi di abitare spazi reali e interiori sempre mutevoli. Il rifiuto della solitudine, il perenne sguardo da e sull'Altro, a volte scomodo eppure necessario, e l'elogio alla propria natura a volte strana sono i temi che fanno coesistere i vari elementi.

Attraverso percorsi emozionali ed energetici, Wave cerca nuovi spazi per la pratica artistica anche perché la musica e la danza sono in grado di parlare direttamente ai cuori.

Il progetto Wave di Irene Russolillo ha trovato la sua forma definitiva e ha debuttato il 2 settembre 2018 nell’ambito del Festival Oriente Occidente con il titolo This is your skin.

L'origine dei miei lavori è sempre stata autobiografica e legata a sentimenti e pensieri riguardanti le relazioni umane. Ho scelto un'estetica eclettica, in cui la creazione è sempre frutto di incastri e sovrapposizioni tra materia puramente danzata, lavoro vocale legato all'uso della parola e del canto, scrittura originale e rielaborazione di testi esistenti, vedendo la coreografia come un mettere insieme mondi complementari e che si amplificano a vicenda, cercando di costruire percorsi energetici ed emozionali, dove la musica è molto importante. In questo nuovo progetto, ho coinvolto per la prima volta altri per proporre loro le questioni su cui ho lavorato negli ultimi quattro anni.

Ho iniziato pensando al dialogo, alla coesistenza e alle utopie che riguardano le relazioni con gli altri, passando da una grande scala geopolitica alla deriva verso la scala più intima delle relazioni reciproche degli individui. Mi interrogo spesso sul dialogo culturale e la coesistenza, anche se forzata, come unica forma possibile di democrazia. E penso al concetto di base concetto di base di rinunciare a qualcosa per ottenere qualcosa di nuovo e generare un feedback amplificato. Concentrandomi sui miei desideri riguardo al nuovo progetto e anche come reazione a una personale sensazione di isolamento artistico, mi sono trovato a identificare alcune parole chiave: invito, cura, sensualità, mutualità, dedizione, sentimenti, pancia.

- Irene Russolillo

irenerussolillo.com