Oriente Occidente, partner del network di operatori di settore italiani Anticorpi XL, si fa promotore della coreografia d’autore nazionale emergente. E apre la sua 35esima edizione guardando proprio in avanti e presentando al suo affezionato pubblico due gemme dell’attuale panorama coreutico italiano: la pugliese Irene Russolillo e il piemontese Andrea Gallo Rosso.
Irene Russolillo vanta una formazione in danza classica e contemporanea, esperienze di teatro fisico e ricerca vocale e una laurea in Scienze Politiche. Privilegiando l’assolo come forma compositiva Russolillo ama dialogare con il suo spazio più intimo e per il nuovo progetto A loan (un prestito, in inglese, ma per assonanza di pronuncia potrebbe significare anche sola) rilegge alcuni Sonetti di William Shakespeare. E’ forse il tuo spirito che stacchi dal tuo corpo/e mandi da lontano per spiare le mie azioni/per scoprire in me ore frivole e vergogne? Da questi versi del sommo poeta inglese sorge un corpo isolato che fruga nelle proprie debolezze, nell’amore esperito e nella solitudine che inevitabilmente lo segue. Che vaga nel passato e nel presente, che pone interrogativi e tenta di dare risposte.
Andrea Gallo Rosso, che ha all’attivo quattro brevi lavori presentati in contesti nazionali e internazionali, ha una
formazione in danza contemporanea e teatro, con studi musicali di violino. Come autore desidera declinare nei corpi ‘l’essere contemporaneo’ e nel lavoro proposto a Oriente Occidente indaga i temi del conflitto e della memoria.
“Il conflitto - spiega - nasce dalla possibilità o impossibilità di affermare la propria identità” così per gli interpreti il ritmo
diventa strumento nel quale riconoscersi o di-sconoscersi, mezzo per entrare o uscire dal gruppo.
Da una suggestione iniziale dell’artista israeliana Michal Rovner, il ricordo personale degli interpreti viene sviluppato - postprodotto, prendendo a prestito il titolo dell’opera di Nicolas Bourriaud - seguendo nuove modalità di produzione e di senso così da arrivare a un’immagine che provi a dialogare con la memoria collettiva della nostra società.