Un viaggio in Africa posticipato a causa della pandemia. Cinque artisti tra Italia e Senegal che hanno iniziato condividendo pratiche online per conoscersi, seppur a distanza.
Finalmente la partenza e l’incontro con corpi e paesaggi nuovi. Dakar, le sue geometrie, la sua luce accecante. Il rap che incontra la danza contemporanea, la fluidità del movimento che incontra posture rigide. Parla di comunità If there is no sun, il progetto firmato dalla coreografa e danzatrice Irene Russolillo, dal videoartista Luca Brinchi e da Karima DueG, nato nel 2020 nell’ambito di CRISOL - creative processes, progetto finanziato dal programma Boarding Pass Plus del Ministero della Cultura.
Ed è una comunità immaginata quella di If there is no sun, che asseconda l’esigenza di dare voce a questioni controverse: parlare di Africa e di Europa, con corpi diversi, posture diverse, lingue diverse. Tenere insieme tutto è a volte un viaggio, a volte un discorso, a volte una lotta.
La prima volta che ho visto Irene Russolillo sono rimasto affascinato dalla sua danza graffiante, esuberante, in un certo senso istintiva.
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