Considerato dal 2008 patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco, il duduk è uno strumento popolare dal timbro caldo, leggermente nasale e dalla sonorità fortemente evocativa, che accompagna i canti, le danze e le celebrazioni sia gioiose che tristi di tutte le regioni dell’Armenia. C’è addirittura chi dice che il suono del duduk sia capace di ricordare le intonazioni di tutti i dialetti tradizionali armeni.
Profondo amante e massimo esperto oggi in vita di questo antichissimo strumento è Gevorg Dabaghyan, musicista apprezzato a livello internazionale e attento alla salvaguardia del ricco patrimonio folkloristico armeno. Nel corso della sua già più che trentennale carriera professionale, il Maestro Dabaghyan si è esibito anche in dialogo con musicisti di fama mondiale come Yo-Yo Ma, Gidon Kremer e Jan Garbarek.
Con il suo trio terrà un concerto alla Campana dei Caduti di Rovereto, dove inviterà il pubblico in un viaggio sonoro che mescola musica popolare e musica sacra, per ascoltare il suo duduk raccontare storie di lacrime di antiche genti e risate di bambini, di sconfitte in battaglia e di danze nuziali.
Lo stile innovativo di Gevorg Dabaghyan nella cultura musicale, la sua abilità e ingegnosità nell’uso di questo strumento portano un incantesimo speciale alla sua arte. Il suono del duduk tocca l’anima e il cuore, è come un arcobaleno nel cielo.
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Per raggiungere la Campana dei Caduti è attivo un servizio di bus navetta di Trentino Trasporti. La partenza è prevista alle ore 17.45 dalla fermata di Via Paoli.
In caso di pioggia il concerto andrà in scena negli spazi interni della Campana dei Caduti.