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Marcos Morau

La Veronal

Marcos Morau (Valencia, Spagna, 1982) ha studiato coreografia presso l'Institut del Teatre de Barcelona, il Conservatorio Superior de Danza de Valencia e Movement Research a New York. Ha realizzato il suo progetto di assistenza coreografica con il Nederlands Dans Theater II e con la compagnia IT Dansa diretta da Catherine Allard. Le sue capacità artistiche non si limitano alla danza ma si estendono a discipline come la fotografia e il teatro.

Costruisce mondi e paesaggi immaginari in cui il movimento e l'immagine s'incontrano e si fondono.

Nel 2005 ha fondato la sua compagnia, La Veronal, di cui è tuttora direttore, coreografo e scenografo, light designer e costumista. Ha anche realizzato opere per la National Dance Company of Spain, Scapino Ballet Rotterdam, Skånes Dansteater, Göteborg Operans Danskompani, Ballet de Lorraine o Carte Blanche Norway, tra gli altri.

A partire dal 2020, Marcos Morau è artista associato di Oriente Occidente. Nello stesso anno, assieme alla sua compagnia La Veronal, lavora a Sonoma, un progetto che cerca una fuga dalla realtà partendo dalla Spagna onirica di Buñuel tanto quanto dalla tradizione i canti popolari della tradizione greca, russa, latinoamericana.

Destino vuole che improvvisamente, con l'avvento della pandemia Covid, la realtà che si vive per strada finisce per superare di gran lunga quella creata dagli artisti. La creazione inizia a prendere nuove strade, deve deviare dal percorso.

Prende così forma Sonoma, spettacolo dall'ambientazione onirica e dal cast interamente femminile, luogo estraneo alle leggi della fisica dove l’ordinario diventa straordinario e la ragione accantonata.

Il debutto avviene alla 40° edizione di Oriente Occidente Dance Festival, nel Settembre 2020 e lo spettacolo, coproduzione di Oriente Occidente, vince il premio “Miglior spettacolo contemporaneo 2020” di Danza&Danza.

Buñuel non è mai stato così attuale. Ha saputo vedere quello che il futuro ci stava riservando scoprendo, nel rumore dei tamburi di Calanda e dell’Aragona, quell’urlo proveniente dalle viscere. Lui era già all’oggi: ascoltava il suono dell’abisso che si apre quando l’immaginazione umana è libera ma l’uomo non lo è.

Mi interessa il bisogno umano di sentirsi vivi, parte della società, avvolti dai propri desideri e timori e il fatto che talvolta per sopravvivere è necessario inventarsi una nuova realtà.

- Marcos Morau

laveronal.com