Nel 2008 con l’istituzione del concorso Danz’è Oriente Occidente ha aperto una nuova sezione dedicata alla coreografia italiana delle ultime generazioni. In Piazza del Grano a Rovereto, per quattro pomeriggi, dinanzi ad una commissione di esperti e soprattutto a un pubblico attento e partecipe, ben sedici autori, selezionati tra oltre ottanta candidati, hanno presentato le loro creazioni in una vera e propria vetrina che ha attestato vitalità e buone idee.
Il successo dell’iniziativa ha spinto il Festival a continuare su questa strada con la seconda edizione del contest. Ma soprattutto ha permesso ai vincitori di Danz’è 2008 di presentare quest’anno una nuova creazione, co-prodotta dal Festival e inserita nel cartellone ufficiale della manifestazione.
Così, nello spazio dell’Auditorium Fausto Melotti, in apertura della serata di proclamazione dei vincitori di Danz’è 2009, Teatrofficina Zerogrammi presenterà Inri, una novità di Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea.
Formatisi nei corsi di teatrodanza della milanese Scuola Civica d’Arte Drammatica Paolo Grassi e già forti di un’esperienza di collaborazione nell’ambito della compagnia Artemis Danza di Monica Casadei, i due giovani artisti stanno avviando ora un percorso creativo autonomo e originale, fortemente dialettico negli spunti creativi, caratterizzato dalla propensione per una visionarietà forte e solare, intrisa di inesauribile vitalità e sano buonumore. In Inri il loro sguardo si sofferma sul rapporto sociale e individuale con la chiesa e le sue liturgie: lo scandito rituale della messa è quasi una danza alla quale ci si adatta, con zelo e puntiglio, ma anche un pizzico di esibizionismo consapevoli che gli altri ci guardano e che il nostro agire è costantemente vagliato, più che da Domineddio, ohimè da più comuni mortali…
http://www.zerogrammi.altervista.org/