Conduce l’incontro Donatella Bertozzi, giornalista de Il Messaggero.
Se la danza contemporanea africana è in tale fermento, è perché ad essere in gioco è la costruzione di nuove identità. Ma non è forse il fine ultimo dell’arte permettere ad ognuno di ridefinirsi avvicinandosi alla propria intima essenza?
Ayoko Mensah
L’intima essenza della danza contemporanea africana e di molti altri aspetti della cultura di questo grande continente è legata al tema del viaggio.
Ai primi viaggi verso l’Europa di cui furono protagonisti coreografi e danzatori quali Germane Acogny, Koffo Koko o Alphonse Tiérou, seguono oggi i viaggi di ritorno di una nuova generazione di danzatori la cui sfida non consiste più nell’affermazione della propria identità in Europa, ma nella creazione di un’identità artistica contemporanea in Africa.
Il panorama che si offre allo sguardo di questi giovani artisti e di chiunque segua la rapida evoluzione della danza contemporanea africana, svela un mondo in costante cambiamento, difficilmente riconducibile ad una rassicurante prospettiva esotica che contrappone l’Africa tradizionale alla modernità, semplicemente perchè lo sguardo non è più rivolto dall’Europa all’Africa, ma dall’Africa a se stessa.
Ayoko Mensah approfondisce gli aspetti di questa complessa rete di scambi, muovendo alcune interessanti domande sul ruolo che oggi l’Europa occupa nello sviluppo artistico, culturale ed economico dell’Africa ma anche sull’influenza esercitata da artisti ed intellettuali africani nel panorama internazionale.