Zoé - appunti sulla nuda vita è il primo studio del progetto biennale dell'artista Luna Cenere Genealogia intorno al tema del corpo inteso come paesaggio e luogo della vita, come la stessa parola greca ζωη (zoé) nel titolo di questa prima tappa, ricorda. Uno studio condotto nella nudità secondo un canone che ormai è distintivo della poetica dell'artista con cinque danzatori in esplorazione del grado zero della vita, dell’invisibile, del mistero racchiuso in ogni nascita.
Il processo consiste nella pura trasposizione del pensiero e delle esperienze fatte sul territorio in gesto coreografico, nella costruzione di un alfabeto, di segni e paesaggi che insieme costruiscono differenti piani di lettura, un linguaggio coreografico che esprime e interpreta il corpo-presente-contemporaneo. Una ricerca dalla natura installativa a cui si aggiunge il carattere relazionale di una comunità, un gruppo che si fa espressione e luogo, paesaggio in trasformazione e migrazione.
Zoé - appunti sulla nuda vita, è la costruzione di uno spazio in cui una piccola comunità di corpi è riportata al grado zero della vita. Uno spazio di ‘riflessione’ sul corpo e sull’esistenza che nella sua nudità si offre allo sguardo, umana, animale, spersonalizzata, acefala. Cosa è la ‘riflessione’ se non anche una proiezione dell’osservatore sul corpo che esprime se stesso? La coreografia è una scrittura sui corpi e dei corpi che in questo caso diventa declinazione delle forme e significati della loro nuda vita.