Manbuhsona, ovvero Manbuhsa in formato big. Nata in residenza nello studio di Oriente Occidente, la creazione di Pablo Girolami è l’evoluzione del suo primo fortunato lavoro, in forma di duetto, da artista indipendente.
Danzatore e coreografo nato a Neuchâtel con origini italo-spagnole, Pablo Girolami si è diplomato alla Tanz Akademie Zuerich ed è stato ballerino professionista all’Hessisches Staatsballett di Wiesbaden/Darmstadt. Come coreografo si è rivelato in Italia all’ultima Vetrina della giovane danza d’autore di Ravenna promossa dal network Anticorpi. Da lì l’idea di Lanfranco Cis di proporre all’artista una residenza a Oriente Occidente per sviluppare il riuscito duetto Manbuhsa – vincitore anche del 33° Certamen Coreografico di Madrid - in un lavoro più esteso per un gruppo di cinque danzatori. Girolami ha raccolto intorno a sé quattro performer oltre a Giacomo Todeschi con cui era nato il duetto, ha scelto di non essere in scena per affrontare con occhio esterno, sui corpi di altri, un viaggio alla scoperta dell’origine dei propri istinti a partire dall’osservazione dei corteggiamenti animali. «Osservare gli uccelli,» racconta «il loro comportamento durante la parata nuziale, il piumaggio colorato della ruota dei pavoni, e la bellezza architetturale dei loro movimenti, mi ha molto influenzato nella costruzione di una fisicità incentrata sulla seduzione. Manbuhsa è nato da lì: dalla trasposizione sul corpo umano di alcune peculiari danze animali. Ora con Manbuhsona, lavorando con una piccola comunità, intendo ampliare la commedia, sviluppando la drammaturgia su due piani paralleli: oltre alla sensualità dell’istintivo corteggiamento voglio indagare il conflitto sociale e urbano che ne consegue».
Strutturata in due atti con intervallo denominati Confusione/Contemplazione/Rivelazione e Ispirazione/Illuminazione/Scoperta, Manbuhsona si avvale di un collage musicale global dove le melodie tradizionali etniche incontrano il clubbing e le pulsazioni profonde della dub music.