Compagnia di punta del panorama italiano, da venticinque anni portatrice del pensiero artistico di Roberto Zappalà, coreografo catanese che è riuscito, come nessun altro, a narrare nei corpi la ‘sua’ Sicilia e a fondare a Catania un centro di eccellenza per la danza contemporanea: Scenario Pubblico, recentemente riconosciuto dal Ministero come Centro di produzione nazionale.
Instrument 1 <scoprire l’invisibile> nasce come prima tappa di un progetto che Zappalà coltiva da quasi un lustro incentrato sull’indagine di strumenti musicali inusuali e raramente utilizzati in forma solistica. Protagonista in questo pezzo astratto e di grande effetto è il marranzano (volgarmente detto scacciapensieri), strumento della tradizione siciliana spesso associato alla mafia, che il fedele collaboratore Puccio Castrogiovanni – leader del gruppo musicale I Lautari – suona in scena esaltandone le possibili declinazioni ritmiche e acustiche. Insieme a lui sette danzatori della Compagnia Zappalà Danza, tutti uomini, a interpretare con vigore una Sicilia senza confini, in cui la tradizione e la modernità si incrociano, si ritrovano, si fondono.
È proprio con Instrument 1 <scoprire l’invisibile> che Roberto Zappalà ha avviato “re-mapping Sicily”, un percorso coreografico attraverso cui intende rileggere la Sicilia con il suo personalissimo linguaggio scenico. Quella Sicilia che, come ricordava Gesualdo Bufalino, “non esiste, perché ci sono cento Sicilie e ognuna ha altrettante interpretazioni”. Per interpretare servono gli strumenti e lo spettacolo si fa carico, nel senso letterale e metaforico, di sceglierne uno, il marranzano. Strumento che apre strade, che è protesi per “pescare nel mare della dolce e oscura Sicilia”.