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09/05/2009 - 16:00

Sala conferenza del Mart

Il cinema 2.0. Nuovi luoghi e nuove esperienze di visione

Un viaggio alla scoperta dei nuovi modi di vedere il cinema. Questo è quello che propone Francesco Casetti, docente di Filmologia all’Università Cattolica, partendo dal cortometraggio di Atmom Egoyan Artaud double Bill.

Casetti concentra la propria attenzione sui mutamenti più significativi rispetto alla visione classica in sala che riguardano l’oggetto della visione, il modo della visione e il luogo della visione. In particolare quest’ultimo aspetto diventa occasione per svelare la grande diffusione degli schermi sia nella vita privata sia nei luoghi pubblici.

C’è ancora spazio per il cinema in una città schermica - che offre cioè una molteplicità di spazi, reali, narrati o virtuali - o in una società piena di “oggetti”, dal telefonino al DVD,  in grado di ospitare esperienze filmiche? Dal film di Egoyan una possibile risposta.

Francesco Casetti, negli ultimi anni ha insegnato a Yale.  I suoi interessi riguardano le strategie di comunicazione e le forme di impatto sociale dei media audiovisivi, in particolare del cinema e della televisione. Può vantare un’ampia bibliografia con titoli come Dentro lo sguardo. Il film e il suo spettatore (Bompiani, 1986), Teorie del cinema. 1945-1990 (Bompiani, 1993), L’occhio del Novecento. Cinema, esperienza, modernità (Bompiani, 2006), tutti tradotti in diverse lingue straniere.  Tra le sue ultime pubblicazioni: Spettatori italiani. Riti e ambienti del consumo cinematografico. 1900-1950 con Elena Mosconi e Terre incognite. Lo spettatore italiano e le nuove forme dell’esperienza di visione del film, con Mariagrazi Fanchi (Carocci, 2006), sulle forme storiche e attuali di consumo del cinema in Italia.