Dopo aver studiato danza classica, Angelin Preljiocaj, inizia a studiare danza contemporanea con Karim Waehner. Nel 1980, a New York, frequenta i corsi di Zena Rommet e di Merce Cunningham. Dopo aver lavorato qualche mese nella compagnia Quentin Rouiller, trascorre la stagione 1981/82 presso il Centro Nazionale di Danza Contemporanea di Angers con Viola Farber.
Nel ’82 viene ingaggiato nel complesso di Dominique Bagouet, di cui divenne assistente nel ’83. Nel anno successivo crea un duo con Michel Kelemenis: Aventures coloniales che presenta al Festival International Montpellier Danse e all’inaugurazione del Théâtre Contemporain de la Danse nel settembre 1984.
Nel dicembre dello stesso anno fonda la sua compagnia, con cui presenta, al 17° Concorso Internazionale di Coreografia “Le Ballet pour Demain”, la coreografia Marchè Noir, che ottiene il “Premio Ministero della Cultura”. Nell’86 crea Larmes blanches e A nos héros. Nell’estate 1987 la sua ultima creazione, ispirata al mito di Giovanna d’Arco, partecipa al Festival d’Avignone. In A nos héros, Angelin Preljiocaj – oggi considerato uno degli autori di maggior talento nell’ambito della “nouvelle danse” francese - crea un linguaggio coreografico capace di esprimere le differenti facce dell’Eroe a partire dalla “imagerie” del realismo socialista. Cita, per spiegare il senso dell’operazione, due frasi del filosofo Bergson: “Il richiamo dell’Eroe, sul piano spirituale, è il motore dell’evoluzione creatrice” e “l’azione eroica simula l’emozione e la creazione. E’ anche abnegazione dell’individuo di fronte agli eventi”.