In linea con lo sguardo attento all’apertura alle differenze e alla sostenibilità sociale, abbiamo intrapreso e portato a termine positivamente il percorso di certificazione per la Parità di Genere, che attesta la nostra attenzione alle politiche di genere.
Dopo un percorso di circa sei mesi, abbiamo recentemente ricevuto la certificazione Parità di Genere sulla base della prassi UNI/PdR 125:2022 (la linea guida per i Sistemi di Gestione per la Parità di Genere), che attesta il nostro impegno verso l’uguaglianza di genere, oltre a rafforzare la sostenibilità sociale.
Abbiamo scelto di adottare una serie di Linee guida per la parità di genere, per la riduzione del gender gap e per misurare, valutare e monitorare annualmente i dati relativi alle diversità, con l’obiettivo di colmare eventuali differenze. Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della maternità e paternità, prevenzione di discriminazioni e molestie sul lavoro: queste sono le aree che riteniamo più critiche e su cui abbiamo deciso di porre l’attenzione.
In particolare, ci impegniamo a:
Adottare strumenti per prevenire ogni forma di discriminazione di genere e contrastare qualsiasi atto lesivo della dignità del personale;
Valorizzare le diversità in ogni processo aziendale: dalla ricerca e selezione delle risorse umane all’accesso alla formazione, dalla definizione delle politiche retributive alla valutazione delle performance e all’attribuzione dei sistemi premianti, fino alla selezione di chi eroga servizi o fornisce prodotti;
Sostenere il welfare familiare del nostro personale dipendente attraverso modalità di lavoro (part-time e orari di lavoro flessibili) che favoriscano la conciliazione tra attività professionale e vita privata;
Favorire azioni di formazione, sensibilizzazione ed engagement del personale sui temi delle pari opportunità e dell’empowerment femminile, del contrasto agli stereotipi di genere, della prevenzione di discriminazioni e molestie, del linguaggio inclusivo e della visibilità del contributo femminile;
Creare un ambiente di lavoro inclusivo, collaborativo, solidale, trasparente e aperto all’ascolto di tutto il personale;
Garantire equità retributiva di genere, agevolando la partecipazione e la permanenza delle donne nel contesto lavorativo;
Assicurare uguali opportunità nello sviluppo delle capacità e nell’applicazione dei talenti individuali;
Promuovere una comunicazione, anche attraverso attività di marketing e pubblicità, che dichiari in modo trasparente la nostra volontà di conseguire la parità di genere, valorizzare la diversità e supportare l’empowerment femminile.
Abbiamo inoltre istituito un Comitato Guida – composto dalla nostra direttrice generale Anna Consolati e da Francesca Manfrini e Franco Broccardi, entrambi membri del Consiglio Direttivo – che ha fra i propri obiettivi la prevenzione di discriminazioni e molestie sul lavoro.
Anna Consolati, direttrice generale di Oriente Occidente: «Siamo molto soddisfatte e soddisfatti della certificazione PDG e simbolicamente darne notizia l'8 marzo vuole sottolineare l'importanza che questo passaggio ha per Oriente Occidente. Consideriamo questo un attestato che conferma il posizionamento di Oriente Occidente come un'impresa che produce cultura ed è consapevole della responsabilità che comporta. Le politiche di genere – conclude - sono riflessione sia in termini di programmazione che di organizzazione interna: avere una certificazione lo attesta e allo stesso tempo ci tiene attente e attenti, ricordandoci che i diritti delle donne e delle minoranze non devono mai essere dati per scontati».
Il percorso di valutazione è stato portato avanti grazie al prezioso contributo della dottoressa Donatella Conzatti dello Studio di Consulenza Aziendale GPC, che ci ha supportato nell'implementazione del sistema di gestione, e dell'Ente di Certificazione Dasa-Rägister S.p.A., che attraverso il processo di audit condotto dal Lead Auditor Roberta Frabetti ha espresso parere positivo. Il risultato di misurazione dei KPI (Key Performance Indicator, indicatori chiave di prestazione inerenti alle Politiche di Parità di Genere) che abbiamo ottenuto è stato del 10% superiore al minimo richiesto per conseguire la certificazione.