Dopo “Le Rotte di Ulisse” della passata edizione superiamo le Colonne d’Ercole e sulla scia suggestiva delle rotte di Magellano proviamo a compiere una circumnavigazione di più ampio respiro, proiettati verso mondi nuovi che si interfacciano con la nostra cultura. Ancora una volta è il mare – in questa occasione gli specchi sterminati degli oceani – a mettere in comunicazione la nostra Europa con terre e culture lontane come il Brasile e Cuba, o ancora il Kenya e Singapore. Alla danza, come ad ogni forma d’arte in genere, il compito di continuare a prefigurare orizzonti sconosciuti, a disegnare singolari rotte e a definire nuove identità.
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